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Quattro luoghi di culto, a due passi dal nostro B&B A Parma Duomo
Nel centro storico di Parma, a due passi dal nostro B&B, potrete visitare quattro importantissimi luoghi di culto:
Il Duomo (cattedrale)
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il luogo di culto cattolico più importante di Parma, la chiesa madre della diocesi omonima. Sorge in piazza Duomo, accanto al Battistero e al palazzo Vescovile.
Considerata uno degli esempi più insigni del romanico padano, ricca di importanti testimonianze artistiche (dai bassorilievi dell’Antelami agli affeschi del Correggio) venne consacrata da Papa Pasquale II tra il 31 ottobre e il 4 novembre 1106. Nel 2006, con un ricco calendario di eventi di carattere storico, artistico ed ecclesiale, è stato celebrato il suo nono centenario di vita.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.piazzaduomoparma.com o la pagina su Wikipedia.
il Battistero
Il Battistero di Parma, edificio destinato al rito battesimale, si trova accanto al Duomo di Parma ed è considerato come il punto di giunzione tra l’architettura romanica e l’architettura gotica.
La genialità e la cultura del grande architetto e scultore Benedetto Antelami si rileva a pieno nel Battistero da lui progettato in forma di ottagono in marmo rosa di Verona, con un alternarsi di tre portali con rispettivi architravi e lunette, ricchi di riferimenti teologici e rappresentazioni simboliche tipiche dell’iconografia medievale.
Corre tutt’attorno lo zooforo: una serie di formelle scolpite con animali fantastici e reali, simboli delle idee della vita e della natura nel Medioevo. L’interno presenta linee slanciate grazie ai sedici costoloni che si irradiano verso la volta ogivale.
Al centro sorge la grande vasca battesimale ad immersione risalente alla fine del XIII secolo. Sempre all’interno il ciclo dei mesi e delle stagioni e i rispettivi segni zodiacali scolpiti dall’Antelami. Nella cupola si ammira uno splendido ciclo di pitture a tempera della seconda metà del XII secolo.
Per maggiori informazioni visitare la pagina su Wikipedia.
l’Abbazia di San Giovanni Evangelista
L’abbazia di San Giovanni Evangelista è un complesso benedettino del centro storico di Parma. Il vasto insieme di edifici comprende la chiesa, il monastero e l’antica spezieria.
Costruita nel X secolo dal vescovo Sigefredo II su un precedente oratorio intitolato a San Colombano[1], l’abbazia viene affidata al primo abate Giovanni, canonico del duomo di Parma. Nel 1477 l’intero complesso venne danneggiato da un incendio.
La basilica abbaziale venne ricostruita a partire dal 1490 circa, con un progetto definitivo nel 1510 a opera di Bernardino Zaccagni. I lavori dovettero concludersi verso il 1519. Fin dai progetti originari l’abate Girolamo Spinola aveva previsto di scandire gli spazi architettonici con un’ampia decorazione pittorica, assicurandosi precocemente il giovane Correggio, che solo pochi anni prima aveva dato un ottimo saggio della sua arte in città in un altro monastero benedettino, quello di San Paolo, in cui aveva decorato per la badessa Giovanna Piacenza la celebrata Camera della Badessa.
In San Giovanni Correggio eseguì cinque imprese ad affresco. La prima è in genere considerata la lunetta con il San Giovanni e l’aquila (1520 circa, alla cui data di realizzazione aveva già forse in mente tutto il complesso decorativo), seguita dalla cupola in cui si trovano l’Ascensione di Cristo corredata dalla decorazione del tamburo e dei quattro pennacchi. La terza impresa riguardava la decorazione della volta e il catino dell’abside della Cappella Maggiore, opera parzialmente distrutta nel 1586 con il prolungamento del coro, della quale resta oggi il grosso frammento centrale dell’Incoronazione della Vergine alla Galleria nazionale di Parma. La quarta riguardò le pareti del coro, completamente distrutte con l’ampliamento. La quinta il fregio pittorico che corre lungo tutto il perimetro interno, ancora in situ. Disegni preparatori simostrano come anche parti lasciate ai collaboratori vennero progettate da Correggio, come le candelabre che corrono a lati del costoloni della volta sul presbiterio e le figure di putti sulle vele. In particolare nei fregi, di gusto antichizzante, Correggio dimostrò l’aggiornamento rispetto ai più recenti cantieri romani, ben prima che Giulio Romano diffondesse tali stilemi da Mantova (dal 1524), confermando apparentemente l’ipotesi di un viaggio a Roma del Correggio in quegli anni.
Infine a San Giovanni Correggio lasciò verso il 1524 due tele nella Cappella del Bono, oggi alla Galleria nazionale di Parma: il Compianto sul Cristo morto e il Martirio di quattro santi.
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.monasterosangiovanni.com o la pagina su Wikipedia.
la Basilica di Santa maria della Steccata
La Basilica Magistrale di Santa Maria della Steccata, dal 1718 sede dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, è un santuario mariano realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore.
L’edificio è impostato su una pianta a croce greca, con bracci posti sugli assi cardinali e chiusi da quattro grandi absidi simmetriche, e tra i bracci sorgono quattro cappelle quadrangolari da sempre destinate al culto. È difficile stabilire a chi spetti la paternità dettagliata del progetto della chiesa, il cui impianto ricorda la soluzione concepita dal Bramante per San Pietro in Vaticano; Vasari, nelle Vite, afferma che fu fatta, “come si dice, con disegno ed ordine di Bramante”.
L’interno è ornato da affreschi di scuola parmense del XVII secolo: l’intera decorazione pittorica venne inizialmente affidata al Parmigianino, che però riuscì a realizzare solo i pregevolissimi affreschi del sottarco orientale con Tre vergini savie e tre vergini stolte; i lavori vennero proseguiti da Michelangelo Anselmi, che realizzò gli affreschi con l’Incoronazione della Vergine nel catino absidale orientale (su disegno di Giulio Romano), e da Bernardino Gatti, che dipinse l’Assunzione di Maria nella cupola.
Per maggiori informazioni visitare la pagina su Wikipedia.
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